La Chiesa di San Cataldo è un edificio religioso di Palermo, situato in piazza Bellini. Si tratta di uno dei più importanti esempi di architettura arabo-normanna in Sicilia.
Storia e Architettura: La chiesa fu edificata intorno al 1160 per volere di Majone di Bari, un importante ammiraglio del re normanno Guglielmo I di Sicilia. Dopo la morte di Majone, la chiesa passò al monastero benedettino di Monreale. L'architettura rispecchia la fusione di elementi arabi e normanni, tipici del periodo. Presenta una pianta quadrangolare sormontata da tre caratteristiche cupole emisferiche di colore rosso, elementi distintivi che la rendono immediatamente riconoscibile. L'interno è molto semplice e spoglio, caratterizzato da pareti in pietra e archi a sesto acuto.
Caratteristiche Principali: Tra le caratteristiche principali, spiccano le tre cupole rosse che dominano il profilo della chiesa. L'interno è diviso in tre navate da colonne antiche di reimpiego. Il pavimento è decorato con un mosaico cosmatesco, sebbene frammentario e parzialmente ricostruito.
Importanza Storica e Culturale: La Chiesa di San Cataldo è un importante testimonianza della convivenza culturale tra le diverse etnie e religioni presenti in Sicilia durante il periodo normanno. Rappresenta un esempio significativo dello stile Arabo-Normanno ed è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO insieme ad altri monumenti di Palermo, Cefalù e Monreale.
Curiosità: Per un periodo, la chiesa fu utilizzata come ufficio postale e, successivamente, come magazzino. Fortunatamente, fu poi restaurata e riportata al suo aspetto originario. La sua posizione, in piazza Bellini, la rende facilmente accessibile e visitabile insieme ad altri importanti monumenti come la Chiesa della Martorana.